Social Innovation
&
Bottom-up solving
Social Innovation & Bottom-up solving
L'innovazione può essere sinteticamente definita
come lo "sfruttamento con successo di nuove idee" (Steward et al. 2009).
In altre parole, l'innovazione non è solo un'invenzione, ma una nuova idea che viene messa in pratica. L'innovazione quando è intesa in termini commerciali si attua spesso attraverso processi “top-down” tecnologici, mentre nel caso dell’Innovazione Sociale si delineano cambiamenti nelle attitudini della società attraverso processi bottom-up, che sostengono un ruolo importante nel giocare il contrasto alla resistenza ai cambiamenti operata da portatori di interessi particolari, a tutto vantaggio dell’Interesse Collettivo.
Tuttavia anche l'innovazione tecnologica o tecnica (che può essere relativamente più semplice da definire) comporta la produzione di processi sociali di cambiamento, quindi ogni cambiamento sociale - sia esso dovuto ad azioni top-down che bottom-up - potrebbe essere descritto come innovativo in un modo o nell'altro.
L'innovazione, dunque, può fare riferimento alle nuove tecnologie, ai nuovi prodotti o ai nuovi servizi, ma anche alle nuove pratiche, alle nuove istituzioni o nuove strutture sociali.
Pertanto “tutta l'innovazione, compresa l'innovazione tecnica, è sociale nel senso che è il risultato di un processo creativo che coinvolge una serie di attori, e di solito richiede qualche cambiamento nel comportamento tra gli adottanti” (MacKenzie e Wajcman, 1999).
Mulgan (2006) definisce l'Innovazione Sociale come quella “attività e servizi innovativi che sono motivati da l'obiettivo di soddisfare un bisogno sociale”.
Mulgan suggerisce che i motori dell'innovazione sociale sono radicati in malcontento o un apparente necessità; la base culturale dell'Innovazione Sociale può essere considerata come una combinazione di diverse motivazioni, tra cui l’esclusione, il risentimento, la passione e l’impegno.
Phills et al. (2008) ci forniscono un'altra utile definizione, che in sintesi ci descrive “l'Innovazione Sociale come una nuova soluzione a un problema sociale che è più efficace, efficiente e sostenibile rispetto alle soluzioni pre-esistenti oppure che il bilancio del valore creato con la nuova soluzione vale quale beneficio soprattutto per la società nel suo insieme piuttosto che per i singoli privati”. Sostenendo che l'Innovazione Sociale è il concetto più appropriato per comprendere e produrre un cambiamento sociale duraturo.
Mumford (2002) utilizza il termine per dare un significato al seguente concetto “l’Innovazione Sociale è la generazione e l'implementazione di nuove idee sul come la gente dovrebbe organizzare le sue attività interpersonali, o interazioni sociali, per soddisfare uno o più comuni obiettivi."
Ciò potrebbe condurre alla creazione di nuove istituzioni sociali o movimenti da un lato, o portare a nuovi processi sociali o aziendali e le conseguenti nuove pratiche, dall'altro.
Concludendo, l'Innovazione bottom-up viene definita come quell'innovazione generata dalla Società Civile (singoli cittadini, gruppi di comunità, etc, …), piuttosto che dai governi, l’Industria o da Settori dell’Economia.
In altre parole, l'innovazione non è solo un'invenzione, ma una nuova idea che viene messa in pratica. L'innovazione quando è intesa in termini commerciali si attua spesso attraverso processi “top-down” tecnologici, mentre nel caso dell’Innovazione Sociale si delineano cambiamenti nelle attitudini della società attraverso processi bottom-up, che sostengono un ruolo importante nel giocare il contrasto alla resistenza ai cambiamenti operata da portatori di interessi particolari, a tutto vantaggio dell’Interesse Collettivo.
Tuttavia anche l'innovazione tecnologica o tecnica (che può essere relativamente più semplice da definire) comporta la produzione di processi sociali di cambiamento, quindi ogni cambiamento sociale - sia esso dovuto ad azioni top-down che bottom-up - potrebbe essere descritto come innovativo in un modo o nell'altro.
L'innovazione, dunque, può fare riferimento alle nuove tecnologie, ai nuovi prodotti o ai nuovi servizi, ma anche alle nuove pratiche, alle nuove istituzioni o nuove strutture sociali.
Pertanto “tutta l'innovazione, compresa l'innovazione tecnica, è sociale nel senso che è il risultato di un processo creativo che coinvolge una serie di attori, e di solito richiede qualche cambiamento nel comportamento tra gli adottanti” (MacKenzie e Wajcman, 1999).
Mulgan (2006) definisce l'Innovazione Sociale come quella “attività e servizi innovativi che sono motivati da l'obiettivo di soddisfare un bisogno sociale”.
Mulgan suggerisce che i motori dell'innovazione sociale sono radicati in malcontento o un apparente necessità; la base culturale dell'Innovazione Sociale può essere considerata come una combinazione di diverse motivazioni, tra cui l’esclusione, il risentimento, la passione e l’impegno.
Phills et al. (2008) ci forniscono un'altra utile definizione, che in sintesi ci descrive “l'Innovazione Sociale come una nuova soluzione a un problema sociale che è più efficace, efficiente e sostenibile rispetto alle soluzioni pre-esistenti oppure che il bilancio del valore creato con la nuova soluzione vale quale beneficio soprattutto per la società nel suo insieme piuttosto che per i singoli privati”. Sostenendo che l'Innovazione Sociale è il concetto più appropriato per comprendere e produrre un cambiamento sociale duraturo.
Mumford (2002) utilizza il termine per dare un significato al seguente concetto “l’Innovazione Sociale è la generazione e l'implementazione di nuove idee sul come la gente dovrebbe organizzare le sue attività interpersonali, o interazioni sociali, per soddisfare uno o più comuni obiettivi."
Ciò potrebbe condurre alla creazione di nuove istituzioni sociali o movimenti da un lato, o portare a nuovi processi sociali o aziendali e le conseguenti nuove pratiche, dall'altro.
Concludendo, l'Innovazione bottom-up viene definita come quell'innovazione generata dalla Società Civile (singoli cittadini, gruppi di comunità, etc, …), piuttosto che dai governi, l’Industria o da Settori dell’Economia.
Ezio Manzini , "Making things happen - Social innovation and design"

manzini_making_things_happen.pdf | |
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Robin Murray, Julie Caulier-Grice, Geoff Mulgan, "The Open Book of Social Innovation", the Young Foundation

the_open_book_of_social_innovation.pdf | |
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